Esiste un cammino di 500 km che vi farà conoscere una Sardegna che non vi aspettate dove potrete ammirare la bellezza del mare cristallino, i suoi monti, i suoi antichi cammini minerari percorsi dai minatori a partire dall’800, le ferrovie e le mulattiere usate per il trasporto dei minerali grezzi e infine i luoghi di culto dedicati alla Santa Patrona dei minatori: Santa Barbara.
Un cammino che ti consentirà di rivivere la sua storia in piena contemplazione.
Il Cammino Minerario di Santa Barbara è un percorso ad anello che percorre il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna nel Sulcis-Iglesiente-Guspinese, patrimonio UNESCO dal 1998.
Son previsti percorsi di 16 km giornalieri da fare senza fretta, al ritmo lento dei propri passi per dare la possibilità, a chi vorrà immergersi nella sua bellezza, di fare delle tappe per poter ammirare oltre che ai suoi incantevoli paesaggi, anche i siti archeologici e le strutture minerarie che si incontreranno lungo il suo percorso 🙂
Si cammina per quasi il 75% del percorso su sentieri, mulattiere, carrarecce e strade carrabili sterrate, mentre il restante 25% è costituito da strade lastricate dei centri urbani e da brevi tratti extraurbani con fondo in asfalto. L’altitudine va dal livello del mare alla quota di 900 m nel sistema montuoso del Marganai: è necessario tenere in considerazione la continua presenza di dislivelli, che tuttavia solo in pochi casi sono strappi impegnativi. Sulla base del chilometraggio, delle difficoltà di percorrenza e della disponibilità di strutture ricettive nei paesi e nei villaggi minerari attraversati, l’itinerario è stato suddiviso in 30 tappe della lunghezza media di circa 16 km ciascuna.
( Camminominerariosantabarbara.org )
Qui troverete le tappe del Cammino così potrete iniziare a farvi un’idea della bellezza di questo territorio che vi aspetta:
Tappa 1 – Da Iglesias a Nebida
Tappa 2 – Da Nebida a Masua
Tappa 3 – Da Masua a Buggerru
Tappa 4 – Da Buggerru a Portixeddu
Tappa 5 – Da Portixeddu a Piscinas
Tappa 6 – Da Piscinas a Montevecchio
Tappa 7 – Da Montevecchio a Arbus
Tappa 8 – Da Arbus a Perd’e Pibera
Tappa 9 – Da Perd’e Pibera a Villacidro
Tappa 10 – Da Villacidro a Monti Mannu
Tappa 11 – Da Monti Mannu a Arenas
Tappa 12 – Da Arenas a Su Mannau
Tappa 13 – Da Su Mannau a San Benedetto
Tappa 14 – Da San Benedetto a Marganai
Tappa 15 – Da Marganai a Musei
Tappa 16 – Da Musei a Orbai
Tappa 17 – Da Orbai a Rosas
Tappa 18 – Da Rosas a Nuxis
Tappa 19 – Da Nuxis a Santadi
Tappa 20 – Da Santadi a Is Zuddas
Tappa 21 – Da Is Zuddas a Masainas
Tappa 22 – Da Masainas a Candiani
Tappa 23 – Da Candiani a Tratalias
Tappa 24 – Da Tratalias a Sant’Antioco
Tappa 25 – Da Sant’Antioco a Carbonia
Tappa 26 – Da Carbonia a Nuraxi Figus
Tappa 27 – Da Nuraxi Figus a Carloforte
Tappa 28 – Da Carloforte a Portoscuso
Tappa 29 – Da Portoscuso a Bacu Abis
Tappa 30 – Da Bacu Abis a Iglesias
Per qualsiasi tipo di informazione sul cammino potete contattare: https://www.camminominerariodisantabarbara.org/
Credo che sia doveroso pubblicare anche una delle tante testimonianze di come il lavoro in miniera, nonostante siano passati degli anni, sia difficile da dimenticare e di quanto Santa Barbara sia stata presente nei loro cuori.
In miniera si lavora in orizzontale per corridoi che sono le gallerie che seguono la vena del minerale. Poi ci sono i pozzi e i fornelli, i collegamenti in verticale tra i livelli della galleria. Servono per scendere e salire, per far girare l’aria, per portare fuori il minerale. In miniera si lavora per vuoti, abbiamo lavorato fino a 60 metri sotto il livello del mare. Togliendo tutto alla terra. Dalla miniera di minerale si usciva bagnati. Con la camicia fradicia d’acqua e di sudore. E quando uscivi non bastava l’acqua per lavarti. La miniera ti rimane addosso, il suo odore di chiuso ti rimane sulla pelle, il sapore del minerale ti impregna gli abiti, il corpo. Più la galleria si stringe, più scendi nelle viscere della terra, più fa caldo, manca l’aria…
Gerardo, ex minatore, Carbonia
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